AVVIO AL RIASSUNTO
Il riassunto è un testo che abbrevia un altro testo e che ha lo scopo di aiutare nel ricordare le informazioni principali. E’ importante saper fare un riassunto soprattutto quando si deve studiare un argomento.
Riassumere un testo significa “togliere” qualcosa al testo originale ma lasciar indicate le informazioni principali. Il segreto del riassunto sta nel mantenere ciò che è necessario e tagliare quello che non lo è.
Fare un riassunto è una delle cose più difficili della lingua italiana.
Le regole per scrivere un buon riassunto sono:
1) Leggere attentamente il testo
2) Cercare nel vocabolario le parole sconosciute
3) Capire il senso del racconto
4) Eliminare le parti del testo che non sono necessarie
5) Rileggere alla fine il riassunto e controllare che sia chiaro e corretto.
Ci si può servire di diverse strategie, che un po’ alla volta analizzeremo.Inizieremo con la
SOTTOLINEATURA:
- dividi il testo in sequenze
- dare ad ogni sequenza un breve titolo
- sottolinea, per ogni sequenza , le parti essenziali utilizzando domande guida:
- CHI? COSA FA? DOVE? QUANDO? PERCHE'?
- rileggi e collega tra loro in modo opportuno tutte le parti sottolineate
- scrivi il riassunto legando bene tra loro le parti
RICORDA: nel riassunto si una solo il discorso indiretto e la terza persona.
Lavoro collettivo: leggiamo insieme il testo, sottolineiamo le parti importanti e poi, singolarmente, scriviamo il riassunto legando in modo opportuno le parti tra loro.
C’era una volta in aperta campagna, uno stagno, pieno di erbe verdi e di larghe,
galleggianti foglie di ninfea. Qua e là sull’acqua calma, si aprivano le corolle dei
fiori dai petali rosei di questa pianta.
Nel laghetto vivevano bisce d’acqua, rospi, rane e raganelle dai colori variopinti e un’innumerevole folla d’insetti. Le agili e leggiadre libellule, le pungenti zanzare, le noiose mosche. A volte, a visitare le corolle delle ninfee, arrivavano i pelosi bombi a strisce gialle e nere e le api operose.
Tra tutti questi abitanti che più o meno vivevano pacificamente, ce n’erano due, un rospetto marroncino dalla pelle chiazzata da macchie più scure e una
verde ila. Loro proprio non si sopportavano, uno diceva di essere più bello e importante dell’altro , di essere il padrone di quel piccolo mondo, di saper saltare e cantare divinamente, cioè nel modo migliore.
La raganella pur essendo più piccola del rospo era la più agguerrita, e non mancava mai di vantarsi. S’inventava di avere delle origini nobili, di scrittori che di lei avevano scritto nelle loro storie, della potenza della sua voce e così via…
Un giorno nello stagno arrivò una biscia affamata che di quella boriosa stava per farsene un sol boccone… Il rospo però con tutti i suoi amici accorse in suo aiuto.
Tutti insieme gracidarono così forte che la serpe confusa dalle vibrazioni prodotte dal gran frastuono, abbandonò “il campo”e la sua preda. Da allora i due divennero amici inseparabili!